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Sentenza - 13105 - 2019


Sentenza - 13105 - 2019

I diritti della persona assistita in ambito di malpraticse medica ed errori in sala parto (Tribunale Roma n. 13105 del 20.06.2019).
Sentenza - 13105 - 2019

"Finalmente, con la sentenza n. 13105 del 20.6.2019, il Tribunale di Roma ha umanizzato il diritto non guardando solo ad un risarcimento tabellare, ma personificando il danno e prendendo a cuore l'esistenza di D.F. ed il suo futuro. D. F., dalla nascita, è affetto da tetraparesi distonica e deficit comunicativo per malpractice medica. Il 5.8.2007, al momento della nascita, l'equipe ostetrica - si legge in sentenza - avrebbe dovuto adottare una condotta più prudente e diligente e procedere al rapido espletamento del parto mediante cesareo. Invece così non è stato e la disabilità di D.F. - data la particolare gravità della patologia e del suo carattere cronico ed irreversibile, costretto a frequenti accertamenti specialistici ed a quotidiani trattamenti terapeutici e riabilitativi - è destinata a proiettarsi negativamente sulla sua vita futura, nel corso della quale D.F. dovrà probabilmente convivere con la consapevolezza di una irrimediabile diversità dai suoi coetanei - di cui certamente può auspicarsi la futura attenuazione e che purtuttavia ne condizionerà la socializzazione. D.F. ha diritto di essere risarcito nell'importo complessivo di euro 1.943.891, 28 per il danno patrimoniale e non patrimoniale patito, con una personalizzazione del danno per tutto quello che D.F. non può fare, per il dolore, la vergogna, la mancanza della possibilità di socializzare nelle stesse modalità degli altri bambini, mai riconosciuto prima dal Tribunale di Roma. Il giudice Vittoria Amirante, nella stessa pronuncia, riconosce a mamma C. C. e papà E. F. il diritto al risarcimento di euro 469.269,04 a titolo di danno patrimoniale e non patrimoniale patito. Ed ancora la sentenza riconosce alla sorella P. F. ed al fratello M. F. il diritto ad euro 48.397,23 a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale." Come ho sempre detto, chi lavora sbaglia.. Mamma C. F. e papà E. F. non hanno mai voluto intraprendere la strada penale riconoscendo a quella stessa sanità il merito di averli poi sostenuti e guidati nel percorso di crescita, di terapie, di ausili e di sostegno che, oggi, fanno della famiglia F. una famiglia imbattibile!"


ALLEGATI

Autore: Laila Perciballi

Laila Perciballi, patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato civilista dal 2000, con studio in Roma. Partecipa a trasmissioni televisive, tra le quali Uno Mattina, La vita in diretta, A Conti fatti, Mi manda Rai Tre, Codice a Barre, Storie Vere, Sky 24, Attenti al Lupo, Di Martedi, Piazza Pulita. La sua assistenza si estende a salvaguardia di tutti i diritti degli individui e delle loro diversità, seguendo l’insegnamento del Prof. S.Rodotà e del Prof. P. Cendon, con cui ha avuto e ha l’onore di collaborare. Quale membro dell’associazione “Persona e danno”, si occupa anche di responsabilità professionale, malpractice-medica, responsabilità contrattuale, extracontrattuale e da “contatto sociale”; pone particolare attenzione alla tutela dei professionisti, personale medico e paramedico, nell’esercizio dell’attività in strutture pubbliche e/o private. E ancora si occupa di risarcimento danni, tributi, Equitalia, usura, anatocismo, azioni a tutela dei contribuenti, carte dei servizi, sinistri stradali, recupero crediti, amministrazione di sostegno. Autrice, nel 2015, dell’ebook "Coniugi, coppie di fatto etero ed omosessuali, responsabilità genitoriale, ascolto dei minori, riconoscimento ai padri, negoziazione assistita, separazione e divorzio breve” , e pubblica saggi sui diritti della persona e sui danni con la casa editrice Cedam, Utet, Jovene Editore, Key e sul sito www.personaedanno.it

Laila Perciballi

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